sabato 19 aprile 2014

Un Danubio ricco di amore, speranza e nutella

Che fine ha fatto Cristina?

Eccomi qui! Perdonatemi ma ultimamente lo studio mi ha trattenuta più del previsto! Perciò ho trovato poco tempo per scrivervi e raccontarvi come vanno le cose!
Ma nel frattempo ho cucinato un po' di cose che pian piano posterò. Ovviamente le ho anche mangiate!
In questo ultimo periodo sono molto presa dall'università, dall'attività della mia famiglia con la quale abbiamo intrapreso una piccola avventura ogni giovedì ma soprattutto dalle mille domande che mi frullano nella testa circa il mio futuro. Ditemi che non sono l'unica che a parte una passione per la cucina non ha ben capito cosa vuole fare nella vita!
Io non sono una figlia modello che da piccola dice "voglio fare il medico" o "voglio diventare astronauta". Io sono più quel tipo di figlia che contraddice sempre i genitori per poi puntualmente ammettere che avevano ragione loro. Quel tipo di figlia eclettica, complessa e in perenne agitazione emotiva che non sceglie una via da seguire ma, col suo modus operandi, cerca di fare tutto e a volte sbaglia.
Così, qualche tempo fa, ho deciso di cucinare un dolce che non avevo mai cucinato, sperimentando una ricetta che poi ho fatto mia. Ovviamente il dolce non è riuscito perfetto al primo tentativo, ma vi pubblico comunque le immagini che ho scattato.






Eh si, vi starete chiedendo quanto io sia amante della Nutella. Beh, diciamo che la frase "Che mondo sarebbe senza Nutella" la sento un po' mia sin da quando ero una bambina! Cerco sempre di non esagerare ma soprattutto di renderla partecipe di ricette sane e sfiziose senza eccedere con le dosi. Poi vabbè, ci sono notti in cui la fame mi assale e non riesco a non sgattaiolare fuori dal letto per prendere una cucchiaiata. Solo una. Pare vero! Basta "ciance" e armiamoci del necessario per creare questa meraviglia!

Ingredienti : 

600 gr di farina 00 
250 mL di latte
50 ml di olio di semi o di oliva leggero
un pizzico di sale
25 gr di lievito di birra fresco
1 uovo
80 gr di zucchero
scorza di limone grattugiata
nutella q b per il ripieno
tuorlo e latte per pennellare la superficie
zucchero a velo q b per rifinire

Mettete nell'impastatrice 400 gr di farina. Fate sciogliere il lievito di birra nei 250 mL  di latte precedentemente riscaldato. Aggiungete l'uovo, lo zucchero, il pizzico di sale e la scorza di limone grattugiata (ricordatevi, grattugiandola, di non arrivare alla parte bianca del limone!). Aggiungere dopo qualche giro di impasto la farina restante e continuare a velocità bassa ad impastare il composto finché non sarà sodo e liscio.
Quando il vostro impasto sarà pronto, poggiatelo sulla spianatoia, precedentemente infarinata, e create una palla. Posatela così all'interno di una ciotola capiente e infarinata e coprite con della pellicola trasparente o un asciugamani inumidito. Lasciate in posa il composto finché non avrà raddoppiato il suo volume.
Quando il vostro "panetto" avrà raggiunto il doppio del suo volume, dividetelo in tante piccole palline del peso di circa 70 gr l'una. Appiattitele e farcite ciascuna con un cucchiaino di Nutella. Richiudere le palline e disponetele piuttosto distanziate all'interno di uno stampo per dolci ricoperto con carta forno. Lasciatele lievitare così disposte ancora per una mezz'ora. Nel frattempo miscelate un tuorlo di uovo con del latte e spennellate il composto sulla superficie dei panetti con un pennello. Disponete lo stampo nel forno preriscaldato a 180° C e cuocete per circa 25 minuti.

Tirate fuori dal forno, lasciate raffreddare e cospargete di zucchero a velo il vostro dolce.

Come si mangia? Staccando facilmente pallina per pallina. 
Quanto se ne mangia? Io vi consiglio di non superare una pallina al giorno per mantenere la linea. D'altro canto però, non me la sento di dirvi che io ho agito così! 

Buon appetito a tutti! 

P.S. Buona Pasqua a tutti quanti con leggero anticipo! Un abbraccio.



martedì 1 aprile 2014

Crostatine fatte di priorità e di obiettivi messi in disparte dall'amore.








Qualche giorno fa, mi sono soffermata a pensare a quale sia il mio obiettivo primario in questo preciso momento della mia vita, ed è la laurea. Prima, puntualmente, mi concentravo su tutt'altro. Cibo. Spesa. Fidanzato. Attività dei miei. Passione. Lavoro. Non so se a voi è mai capitato, ma a me capitava fin troppo spesso. E così a volte, uno schiaffo mentale mi diceva "ma che ti gira per la testa? Studia!". E così ho fatto, e ora, sono giunta al termine di questo percorso universitario che all'inizio sembrava irraggiungibile. Irraggiungibile per una ragazza come me che aveva studiato materie prevalentemente umanistiche al Liceo Classico, e si ritrovava al primo anno universitario esami solo ed esclusivamente scientifici. Io, che ero abituata a leggere e ripetere, a non dover capire un concetto se non filosofico. Vi chiederete come ho fatto. Tanto, ma tanto sudore per imparare a capire, ma soprattutto a farmi piacere, materie come Biochimica della Nutrizione, Chimica Analitica, Biologia Molecolare. I cui nomi mi spaventavano solo a leggerli. Poi ho capito, per me la cucina è un momento di passione, di amore e di condivisione. Ma come può una persona cucinare senza sapere? Sapere cosa mettere in tavola. Sapere come fare la spesa. Cosa comprare. Quali alimenti sono migliori e quali prodotti non sono utili. E ho studiato, più di sempre. Ho appreso e nascosto nella mia memoria dettagli che magari a un esame non saranno utili ma che ai fornelli o al supermercato lo sono eccome.
Ho capito quali sono i miei obiettivi ma soprattutto le mie priorità.
Ho capito che le priorità ci rendono tenaci, forti e poco distratti.
Ho capito che se non avessimo obiettivi vivremmo nel caos.
Ho capito anche che le mie priorità e i miei obiettivi viaggiano a braccetto quasi quanto la pizza con la birra, i tortellini con un Lambrusco o la pancetta affumicata con un Traminer.
Ho capito che non bisogna mai dire "è impossibile".
E' impossibile fare tante cose contemporaneamente? Riusciteci.
E' impossibile riuscire nei propri sogni? Credeteci.
E' impossibile andare di fretta ed essere comunque belle? Provateci.
E' impossibile inseguire i propri sogni e non deludere qualcuno che voleva altro per voi? Mostrategli il vostro sorriso nel fare ciò in cui credete, e vedrete il loro orgoglio.
Ho capito, da poco tempo, che accontentare gli altri, non porta lontano ma solo a non fare con passione ciò che si ama. Perciò armatevi di pazienza, perché per fare ciò che amate, oltre a una buona dose di coraggio, ci vuole tanta pazienza.

Io ho deciso di farlo. Quando cucino. Quando invento. Quando vi scrivo. Quando fotografo e perfino quando sono stanca. Io sono felice. Ho il sorriso sul volto. Perché amo ciò che faccio e lo faccio con passione.

Ora, dopo avervi un attimino [se di "attimino" si può parlare] assillati con discorsi pseudo filosofici, passiamo alle crostatine che mi hanno fatta riflettere a pancia piena. (!!!)

Ingredienti :

250 gr di Farina "OO"
100 gr di zucchero a velo
1 baccello di vaniglia (semi)
2 tuorli
125 gr di burro
1 pizzico di sale

[ per farcire : marmellata Zuegg di frutti di bosco - marmellata Zuegg di albicocche - Nutella ]



Versate in una planetaria farina, un pizzico di sale e burro. Con il gancio da impasto amalgamate gli ingredienti fino a creare un composto farinoso. Aggiungete lo zucchero a velo, i semi di vaniglia e i due tuorli di uovo. Lasciate impastare il vostro composto. Quando sarà pronto avete due vie da seguire : quella che dico io e quella che dice mia zia. Io continuo a dire di avvolgere l'impasto con pellicola trasparente e metterlo in frigo per una mezz'ora. Mia zia Sandra afferma invece che a volte, l'impasto, se raffreddato, non si stende bene. Diciamo che finora io, dopo averlo messo in frigo ho ottenuto ottimi risultati. Però anche lei. Una diatriba infinita. Non disperate, prima o poi arriveremo a una conclusione. Mentre il vostro impasto starà riposando in frigorifero, imburrate e infarinate gli stampi per le vostre crostatine.

Dopo che sarà passata mezz'ora, tirate fuori la vostra pasta frolla e stendetela con un mattarello fino ad ottenere un impasto dallo spessore di mezzo centimetro. Ritagliate con delle formine dei cerchi e posizionateli negli stampi. Punzecchiate con una forchetta la base delle crostate per far sì che l'impasto non si gonfi in fase di cottura. Riempite gli stampi con la farcitura a piacimento, senza esagerare altrimenti la vostra crostatina non reggerà il peso. A parte ricavate delle strisce e decorate le vostre "opere d'arte" come più vi piace!

Mettetele in forno statico e preriscaldato a 180° C per 25 minuti circa. Quando saranno cotte lasciatele raffreddare su una grata al di fuori degli stampi per non inumidirle. Mangiatele e provate a vedere se anche le vostre crostatine vi porteranno buoni consigli, buoni propositi o solo una pancia piena e tanto relax con una tazza di thè caldo!

Buon divertimento!!!